giovedì 5 giugno 2014

Freneticamente

Viviamo una vita frenetica. Ogni giorno la stessa routine. Sveglia alle 6, esci di casa alle 7 e 40 (se ti va bene), porta il bimbo al nido, vai al lavoro, esci alle 17 (se ti va bene), prendi il bimbo al nido, arriva a casa alle 18 (se ti va benissimo), prepara la cena, organizza la giornata successiva e vai a letto. E il giorno dopo si ricomincia... senza contare la spesa che si fa in pausa pranzo per ottimizzare il tempo, le pulizie di casa che si fanno a prima mattina perché la sera si è troppo stanchi, le lavatrici, i panni da stirare, stirare stirare... e qualche volta c'è una visita, magari anche un'estetista?!?!?, e devi fare i salti mortali per incastrarla...
Se poi anche il lavoro non è ben organizzato e anche lì non fai altro che saltare da una cosa all'altra come una trottola... diciamo che stai un pò inguaiata
E vivi anelando il fine settimana per riposarti, ma solo mentalmente, perché fisicamente ti stanchi il doppio ma è bello così. Il cucciolo ha necessità di uscire e di andare in giro soprattutto ora che le giornate sono belle e poi... si sta tutti e tre insieme!

Poi un giorno tutto si ferma e senti una voce che dice... (premetto che odio qualsiasi forma di linguaggio volgare e soprattutto l'uso smodato della la parola cazzo, che ormai è un'intercalare, ma che risulta essere davvero tanto volgare alle mie orecchie soprattutto se detto da una signora). E allora la voce dice... ma dove belìn corri? ma perchè belìn corri?  
E tu vorresti rispondere ma ti rendi conto che, in effetti, potevi lasciare gli altri correre e tu andare più lentamente. Ma cerchi comunque di giustificarti dicendo che tu purtroppo non te ne accorgevi, prima non ti accorgevi di correre tanto...
Ma giustificazioni non ce ne sono, la voce ha ragione!
E allora cosa fai?
Nulla, freni di botto e inizi una vita diversa, lontana da un mondo che continua la sua folle corsa.

lunedì 18 novembre 2013

Un albo illustrato per i genitori: Che cos'è un bambino? di Beatrice Alemagna Ed. Topipittori


Ho conosciuto questo albo illustrato al corso di lettura ad alta voce a cui ho partecipato a fine settembre per la mia curiosità verso questo mondo, per capire come attirare l'attenzione del mio piccolo e imparare a scegliere i libri da proporgli. Se queste aspettative sono state superate non è argomento di questo post ma la cosa certa è che sarei stata ad ascoltare ore ed ore Alfonso Cuccurullo, formatore e narratore del progetto Nati per leggere, che ha letto, come dice lui a bassa voce, gli albi illustrati del suo repertorio.

Inizia la lettura di questo albo che è rivolto verso di noi ascoltatori in modo che possiamo apprezzare la bellezza dei disegni che illustrano il testo. Ed ecco:

Un bambino è una persona piccola. E' piccolo solo per un pò, poi diventa grande. Cresce senza neanche farci caso.
...
Un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo con idee piccole.

E qui mi si apre un mondo pensando al mio cucciolo che cresce e mi stupisce ogni giorno di più per le cose che fa, le sue idee sono subito azione che mi lasciano a bocca aperta.

Siamo appena alla fine della terza pagina ed io già sono in lacrime per la delicatezza e la realtà con cui vengono raccontati i bambini e la loro visione del grandi.
Ho pensato come al solito, da quando sei diventata mamma, e tien appuntat che spill!! (sono attaccate con gli spilli) ossia lacrima facile e invece... quasi tutte in platea piangevano. Questo per dire che l'autrice e illustratrice Beatrice Alemagna ha creato un albo che arriva dritto al cuore e io, da mamma,  ha potuto appurare quanto reali sono le cose scritte riportandole a quello che vivo quotidianamente con il mio piccolo e riconducendo il pensiero anche alla bambina che era mia sorella e che ho cresciuto, avendo 13 anni in più.

Continuando nella lettura...


I bambini desiderano cose strane: avere le scarpe che brillano, mangiare zucchero filato a colazione, ascoltare la stessa storia tutte le sere.
Anche i grandi hanno strane idee in testa: farsi il bagno tutti i giorni, cucinare i fagiolini al burro, dormire senza il cane giallo. "Ma come si fa?" chiedono i bambini.

E l'albo continua così paragonando le cose dei bambini con quelle dei grandi con una poesia unica. Bisognerebbe leggere una pagina al giorno quanto ci sta da pensare e riflettere sulla ricchezza dei contenuti. E se anche noi grandi, ogni tanto, ricorderemmo il nostro esser stati bambini...

Tutti i bambini sono persone piccole che un giorno cambieranno.
...


Ma che importa pensarci adesso?

I bambini sono bambini e non devono pensare alle cose da grandi a loro bastano occhi gentili e una lucina vicino al letto.

Ho regalato questo libro a mio marito, al padre del mio cucciolo che è sempre presente attivamente e quotidianamente nella nostra vita.

Consiglio di regalare questo libro ai nuovi genitori lasciando perdere regali quali vestitini, sonaglini, ecc.., perché un libro è per sempre e crea un legame forte tra chi lo regala e chi lo riceve.

giovedì 26 settembre 2013

2 anni...

2 anni di amore assoluto
2 anni di felicità
2 anni di gioia
2 anni di allegria
2 anni di meraviglia
2 anni di stupore
2 anni di scoperte

ma anche..

2 anni di corse
2 anni con qualche malanno di troppo
2 anni col finire stremati le giornate
2 anni... ma che importa!

Sono due anni di TE

Buon compleanno amore mio


lunedì 16 settembre 2013

Preparandoci al nuovo anno di nido

Gabriele inizia quest'anno in un nido tutto nuovo, nuova struttura, nuove educatrici e nuovi compagni. La cattiva gestione del nido dello scorso anno ha fatto in modo che la struttura chiudesse con conseguente licenziamento di tutto il personale e trasferimento di tutti i bambini in altri asili. Chiude un asilo nido in zona Laurentina che ospita più di 80 bambini, con una parco verde meraviglioso, giochi e piscina estiva; una struttura che aveva tutte le premesse per durare ma non è stato così perché quando si vuole trarre il massimo profitto con la minima spesa difficilmente le cose vanno. Ed ecco che al minimo intoppo crolla tutto se si è nelle mani di gente che si improvvisa a fare un mestiere che non è il loro, inesperta nella gestione e nei rapporti con il pubblico, gente che chiacchiera tanto, con belle parole, e che butta fumo negli occhi pur di attrarre "clienti", gente che non paga gli stipendi al personale, signore e ragazze in gamba che con tanto amore si prendono cura dei nostri figli, gente il cui unico interesse è far soldi.

Sono indignata da tutto ciò e non sto qui a raccontare lo sdegno che ho provato quando, a giugno, ho appreso la notizia della chiusura della struttura, del trasferimento che alcune mamme, che sapevano in anticipo (omertà anche su questo!), avevano già chiesto per i loro bimbi, del futuro incerto delle educatrici e di tutto il personale ausiliario, quando ormai non c'era più nulla da fare, solo aspettare la comunicazione del nuovo nido dove sarebbe andato Gabriele. A luglio la chiamata che Gabriele e tutta la sua classe (almeno questo) è stato trasferito ad un asilo adiacente ma della stessa gestione. In un secondo momento vengo a sapere che tutto il personale è stato licenziato. Che tristezza! Anche perché mi toccava affidare nuovamente il cucciolo a degli incompetenti!!!

Ma ecco che mi si presenta l'opportunità di un nido che già conoscevo e che mi ha fatto proprio una bella impressione durante la visita della struttura e la presentazione delle attività scolastiche che, oltre al quotidiano, comprendono anche una recita per i genitori e un gita ma anche diverse feste organizzate durante l'anno oltre che a laboratori di musica ed inglese. Con un pò di esitazione, dovuta solo al nuovo contesto che potrebbe creare disagio a Gabriele, decido che questo sarà il nuovo nido del cucciolo.

Ed ora è iniziata questa nuova avventura nella classe dei GRANDI con un'inserimento che durerà più del previsto poiché siamo in un contesto nuovo. Ora il nido è vicino al mio ufficio quindi sono io ad accompagnare Gabriele e mi piange il cuore quando va via da me in lacrime... ma aspetto fuori che si calmi con la sua titta.

E questa domenica ho terminato di preparare il necessario per il nido: bavaglini, asciugamani e grembiulino per la pittura tutto personalizzato con il nome del cucciolo, prima ricamato su tela aida e poi cucito a macchina


potevo fare di meglio, scegliere un font più elaborato, ma il tempo è sempre poco e in un solo giorno non mi si può chiedere di più :)

Ed ecco il mio piccolo questa mattina pronto per l'asilo con il suo bel zainetto regalo di Elica e G.






















Buon anno amore mio!

mercoledì 4 settembre 2013

Il monopattino

Varie peripezie ci hanno portato a cambiare nido e Gabriele è ancora a casa perché nella nuova scuola i bimbi nuovi iniziano una settimana in ritardo. In nostro soccorso è quindi arrivata zia Echica, ex ahahah, con cui Gabriele sta BENISSIMO. Perché? Perché Echica gioca con lui, più di lui, tutto il giorno!
Rientrando a casa con il papà troviamo un nuovo oggetto nel salone: il monopattino. Echica ben pensando che Gabriele ha pochi giocattoli e anche ingombranti, in una casa che non è grandissima, ha regalato al suo nipotino, nonché compariello, un monopattino e in più lo ha edotto all'uso.
Vedendoci, Gabriele tutto fiero ci mostra il nuovo gioco, noi lo incitiamo un pò, e lui sale con il piede sinistro fermo sulla base e il sinistro che si poggia a terra per spingere. Dopo tra spinte si gira verso il papà e dice pingi! con tanto di tono imperativo e testolina che si muove nella direzione in cui vuole andare. Ha già capito tutto!!!

sabato 31 agosto 2013

Chicche di quotidianità - La putta




Il cucciolo a pranzo ha mangiato pasta e fagioli.
Nel pomeriggio è nel soggiorno che gioca con il papà che gli chiede Gabriele hai fatto la cacca?
E lui No putta
:)

domenica 14 luglio 2013

Congedo parentale: istruzione per l'uso

Il congedo parentale è il periodo di astensione facoltativa dal lavoro di cui possono usufruire i genitori fino agli 8 anni di età del loro pargolo. Tutte le notizie sono consultabili sul sito dell'inps nella sezione dedicata al congedo parentale.
Per me, ma penso per tutte le mamme lavoratrici, il congedo parentale è una vera manna dal cielo! Io lo utilizzo per le ferie pianificate poiché le comuni ore di ferie le uso per gli eventi in cui devo assentarmi improvvisamente da lavoro per il piccolo che sta male, per un appuntamento a scuola o, perché no, per trascorrere una inusuale e non preventivata giornata  di svago insieme.
Per erodere lentamente i giorni di congedo a mia disposizione e per non far diminuire molto lo stipendio, intervallo i giorni di congedo a quelli di ferie in modo da non includere sabato e domenica nel conteggio dei giorni di congedo parentale. La circolare inps n.19772, del 18 ottobre 2011, spiega in modo chiaro come fare, con diversi esempi da cui si evince che, se prendi lunedì e venerdì di ferie e martedì, mercoledì e giovedì di congedo, i sabato e le domeniche, poichè ricadono in un periodo di ferie, non sono indennizzabili, nè computabili in conto congedo parentale. Ossia:

  • non indennizzabili: l'inps non li paga al 30% ma è il datore di lavoro che deve pagarli al 100%
  • non computabili: non vengono scalati dai giorni di congedo parentale disponibili

Per comprenderla appieno basta mettersi dal punto di vista dell'inps che cerca di pagare al lavoratore i giorni strettamente necessari lasciando al datore di lavoro il pagamento degli altri. E questo a noi ci fa comodo così lo stipendio non ne risente tanto e consumiamo i giorni di congedo più lentamente.

Ed ecco che quest'anno con 9 giorni di ferie e 12 di congedo riesco a stare tutto il mese di agosto con il mio piccolo. Che meraviglia!

La circolare parla chiaro ma non tutti i datori di lavoro la applicano correttamente quindi è bene informarsi prima con il proprio ufficio del personale e se quello che dicono non è in linea con quanto dice l'inps è bene farglielo notare...
La mia società la interpreta così com'è scritta ma forse perché chi fa i calcoli dei congedi parentali è una neomamma?!?!?